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Ok, nel primo post avevamo detto che non saremmo stati autoreferenziali. Ma, da comunicatori, abbiamo dovuto ascoltare chi ci ruota intorno e, in questo attento ascolto, la domanda che più ha risuonato è stata: sì, ma che lavoro fate in pratica? E allora ho pensato ai miei e alla certezza che, se qualcuno dovesse chiedere loro che lavoro faccio, non saprebbero rispondere.
Eccomi allora a spiegare che lavoro fa la Pesce Comunica.
Partiamo da un dato. Siamo in due: io mi occupo delle parole e Daniele delle immagini. E già questa è una risposta. Ci definiamo una coppia creativa che ragiona, lavora, pensa e crea in uno scambio costante. Sì, ma in pratica?
Facciamo degli esempi. Il Cliente X ci chiama perché deve aprire una nuova società e ha bisogno di un nome (naming), di un logo, dell’intera corporate identity (immagine aziendale fatta di biglietti da visita, carta intestata, cartelline…) e di una brochure che spieghi i servizi offerti. La Pesce, dopo un brief con il cliente (un incontro dove si parla e ci si spiega a vicenda quello che si vuole), fa un brainstorming (in pratica ci mettiamo a pensare e buttiamo fuori qualunque idea, anche la più oscena) e inizia. Sul nome si lavora in coppia; sul logo è Daniele, occupandosi di graphic design, a buttare giù bozze mentre io faccio da cavia suggerendo anche scemenze; una volta definito tutto questo si passa all’immagine aziendale e alla brochure. Anche in questo caso la parte grafica spetta a Daniele mentre a me toccano i contenuti, le parole che su queste pagine vanno scritte.
Esempio due. Il Cliente Z ha un locale e vuole pubblicizzare gli eventi che organizza con delle locandine, chiama la Pesce, fornisce tutti i dati (data evento, location, contatti…) e la Pesce realizza le suddette locandine. Daniele inventa l’impianto grafico; io come scrivere nella maniera più accattivante che è impossibile perdere quell’evento lì.
Esempio tre. Il Cliente Y sta organizzando una festa (di qualunque genere) e necessita di inviti o il Cliente K ha un’attività e vuole promuoverla con dei gadget. La Pesce Comunica è sempre lì che può farlo. La modalità è sempre quella: Daniele al visual, Paola ai contenuti.
E se il Cliente Caio ha scritto un libro e vuole l’impaginazione, la correzione di bozze e un editing? Sempre Daniele per la prima richiesta e io per il resto. Stessa identica cosa se il cliente volesse un sito web. E se il Cliente Sempronio avesse già un sito web e volesse farne un restyling dal punto di vista grafico e di contenuti? Idem come sopra: Daniele imposta il layout grafico e io scrivo i contenuti. E se infine Tizio ha un’attività e vuole pubblicizzarla sui social? La Pesce Comunica studia, in linea con le richieste, un piano editoriale nel quale, come sempre, l’ideazione grafica è di Daniele mentre gli slogan, i contenuti (le parole insomma) spettano a me.
Ecco, questo è quello che fa la Pesce Comunica. Come, è tutta un’altra storia: ma dei karaoke, della musica alta, dei silenzi, delle camminate avanti e indietro, delle sigarette fumate (ok, smetto, giuro), delle risate, dei libri letti costantemente e di tutte le altre modalità con le quali questi processi creativi avvengono magari parleremo un’altra volta.
P.S. Prima di pubblicare ho testato l’articolo su mia madre: ha capito nel dettaglio che lavoro fa la Pesce Comunica.
Colonna sonora: I’ll Be There for You (The Rembrandts)
