Boh. - Pesce Comunica
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Dei momenti boh, delle frustrazioni, dei fallimenti, delle riuscite

Quando esattamente un anno fa la Pesce ha stilato il suo piano editoriale 2020 era ignara di che 2020 avrebbe affrontato (insieme al mondo intero). È stato un lavoraccio programmarlo: mai tanto impegnativo quanto riprogrammarlo da marzo in poi, adeguandolo al contesto.

Ora, arrivati alla scrittura dell’ultimo post di questo anno indimenticabile, questo file su cui scrivo si chiama “Boh”, e forse non ci sarebbe da aggiungere altro. Ma a questo boh, io che con le parole ci lavoro, un senso devo darglielo. Per chi mi legge, per me, per la Pesce. E allora sia chiaro: questo post non tratta argomenti utili per le attività commerciali né per chi si occupa di comunicazione.

Qui e ora io, Paola Bernasconi, copywriter presso la Pesce Comunica srls, vi parlo della frustrazione di quando le parole le perdi. Perché arriva l’incubo da pagina bianca e quello che di solito faccio (e di cui ho anche parlato perché sì, le parole possono ritorcersi contro) ora non funziona.

E forse quell’utilità invece sotto sotto c’è. Perché anche parlare di una sconfitta serve: a chi la vive per superarla; a chi la ascolta per sentirsi meno soli. Perché su, coraggio, dai: mica si vince sempre. Mica la soluzione arriva subito. Mica si può sempre fare bella figura. Quel momento nero dove le proprie aspettative si scontrano contro un dato di fatto che dice che non le rispetterai (ora, che non so cosa scrivere nel nostro blog) arriva. E quando arriva, ognuno può gestirselo come vuole. Personalmente affronto il blocco dello scrittore scrivendo: un paradosso che è proprio sotto ai vostri occhi, lungo queste parole che scorrono, annoiano, divertono, fanno (forse) pensare bene e male. E mentre risolvo il mio privato blocco diventato pubblico, questo file continuerò a chiamarlo boh, perché alle frustrazioni un po’ ci si affeziona e, diciamocelo, non c’è niente di male.

Perché il nero e il bianco si confondono e possiamo essere capaci anche sbagliando; possiamo essere all’altezza delle aspettative anche mancandone qualcuna; possiamo riuscire anche collezionando fallimenti. Forse, in fondo, questo è stato il 2020.

Ci rivediamo nel 2021: sempre sul Che Si Dice della Pesce.

Colonna sonora: Hallelujah (Jeff Buckley)

Paola Bernasconi
Paola Bernasconi
Copywriter della Pesce. Il Che Si Dice lo scrive lei.

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