Di cosa parliamo quando parliamo di traduzione: l’intervista a Paola Furini
21 Luglio 2023Pausa Lettura: un logo e un blog per una lettrice instancabile
8 Novembre 2023Rincorrere. È questa la parola della Pesce del 2023, almeno fino a oggi, a un passo dalle ferie.
Questo quarto anno è il più difficile. Sarà la congiuntura economica, l’inflazione, sarà che noi abbiamo applicato politiche di prezzo sbagliate, sarà che un saliscendi nel lavoro c’è ma tant’è. E poi “rincorrere” dicevamo. Mai come questo 2023 abbiamo patito la gestione dei clienti, con progetti che non vedono mai la fine, tra ritardi, bozze, correzioni e lunghe settimane di silenzio in attesa di feedback.
Abbiamo provato ad arginare tutto questo? Sì.
Ce l’abbiamo fatta? Direi di no.
Potevamo agire diversamente per risolvere? Probabilmente sì.
Ed è forse questo il monito che ci portiamo sotto l’ombrellone: imparare a farlo. Scriviamo qui, per te e forse, soprattutto, per noi; per rileggerlo quando ci renderemo conto che qualcosa non torna.
Come gestire i clienti in maniera efficace
Chiarisci il rapporto di lavoro in ogni dettaglio
Quante bozze? Quante revisioni? Chi farà cosa? Il materiale su cui scrivere verrà fornito? In quali tempi? Cosa accade se i templi slittano? Saranno necessarie riunioni in presenza? Se sì, in quale sede? Quante call sono previste?
Quando scriviamo un progetto, inseriamo questi dettagli ma spesso non li facciamo rispettare. Sarà colpa della nostra indole un po’ troppo accomodante; sarà che abbiamo ancora poca esperienza; sarà che a volte, soprattutto con clienti di vecchia data, soprassediamo. Il risultato finale è una mancanza di controllo temporale su quello che accade, variabile che non fa bene al nostro lavoro che proprio sul tempo si basa. Non sottovalutare nessun progetto: anche quello più semplice può rivelare insidie.
Fai rispettare gli accordi
Il feedback non è arrivato nei tempi previsti? Aspetta ancora un giorno e poi fallo presente via e-mail e non telefonicamente. Tieni traccia di quanto accade; in caso di slittamenti di consegne non dovute a tuoi ritardi, potrai far valere le tue comunicazioni scritte.
Hai consegnato il logo, il lavoro preventivato è finito e arriva la richiesta extra di un biglietto da visita da progettare? Quotalo. Ok, così sembra rigidità. Non lo è. Accettare di realizzare un biglietto da visita non retribuito significa sminuire il tuo lavoro ai tuoi occhi e soprattutto agli occhi di chi lo ha richiesto che quindi si sentirà in diritto di chiedere ancora, “tanto ci metti cinque minuti”.
Crea una relazione produttiva
Fai rispettare gli accordi ma non con rigidità assoluta. Sembra un controsenso ma è semplice realismo. Ogni cliente ha le sue peculiarità ed è corretto (nonché proficuo) adattarsi, sapendo distinguere i giusti confini e comunicandoli con educazione e competenza. Se da contratto non è prevista una call ma siete a un impasse, concedila pure: ne beneficerete in termini di ottimizzazione del lavoro. L’importante è non farti sopraffare dalle richieste extra. Ricorda infine di mantenere il cliente aggiornato sull’andamento dei lavori.
Come gestire un cliente difficile?
E poi succede che arriva il cliente difficile, impossibile da gestire. Maleducazione, parole aggressive, incompatibilità, ritardo nei pagamenti, chiamate in orari improponibili: quando accade è necessario valutare costi e benefici. Se sei nella condizione di non accettare un cliente così, fallo, soprattutto quando non avete valori condivisi: il rapporto potrebbe essere deleterio, poco proficuo e poco remunerativo.
Se hai necessità di mantenere questa tipologia di cliente, ci sentiamo di darti questi consigli.
Mantieni l’autocontrollo: non alimentare la rabbia ma punta a pacatezza e assertività.
Concentrati sulle soluzioni e non sui problemi.
Non farti soggiogare da richieste extra: attieniti al progetto ed evita situazioni di attrito.