La brochure aziendale: sì, serve ancora ed ecco perché - Pesce Comunica

La brochure aziendale: sì, serve ancora ed ecco perché

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Come scrivere un post non noioso sull’importanza di una brochure aziendale? Non lo so ma posso raccontare come ci lavora su la Pesce.

La brochure: uno strumento utile di comunicazione aziendale

La brochure è un supporto cartaceo sempre utile

Ok, ormai è tutto online: c’è il web, i siti internet, i profili social, i QR Code e tutto il resto ma un supporto cartaceo è sempre utile perché ci si rivolge anche a chi l’online non lo guarda per questione anagrafiche o semplicemente perché preferisce sfogliare la carta per rendersi conto di voler affidare a quell’azienda un lavoro (io faccio parte dei secondi e niente battute sull’età). La brochure aziendale è proprio questo: uno strumento utile di comunicazione, la carta d’identità di un’attività che racconta chi è e cosa fa.

Progettare una brochure è roba per professionisti e professioniste

Se pensi di poterla progettare su Word o Power Point, pensi male (scusa la franchezza): crearla è roba da grafici e copywriter. Ora potrai anche gridare al complotto e dire che sto scrivendo questo post per spingerti ad affidarci la progettazione della tua brochure. No. L’intento è quello di farti scoprire cosa c’è dietro a questo lavoro ed evitare di ritrovarti tra le mani una brochure che può danneggiarti invece di renderti attraente agli occhi di un potenziale cliente. Prima di iniziare a progettare una brochure la Pesce chiede queste informazioni.

A chi deve rivolgersi la brochure

A un pubblico da fiera di settore e/o convegno o a un pubblico più ristretto che incontri privatamente? La faccenda non è di poco conto: nel primo caso il pubblico è subissato di stimoli e occorre una brochure dal forte impatto visivo che attiri l’attenzione e risalti su tutte le altre che passano di mano in mano tra gli stand; nel secondo il pubblico è già concentrato sulla tua azienda, stai parlando direttamente con lui e la brochure può permettersi di essere più dettagliata perché ha una funzione più profonda.

Cosa vuoi dire nella tua brochure

Una brochure non può prescindere da queste informazioni:

  • chi sei;
  • cosa fai;
  • come puoi essere contattato.

Bisogna andare ben oltre però perché c’è un errore che solitamente si fa progettando una brochure: parlare di sé ed essere noiosi. A questo elenco di informazioni imprescindibili aggiungiamo allora quali sono i tuoi punti di forza, perché dovrebbero scegliere proprio te e nessun’altro. Spostiamo l’attenzione sul pubblico; diciamo come possiamo rispondere ai suoi bisogni e come possiamo farlo meglio di un nostro competitor.

Ad esempio, possiamo anche dire che abbiamo dieci anni di esperienza nel settore; ma non sarebbe ancora meglio dire che grazie alla nostra decennale esperienza risolviamo il tuo problema in 48 ore?

Quali sono le caratteristiche di una brochure

Bisogna essere sinteticamente esaustivi e chiari. Sì a elenchi puntati, icone, simboli e immagini attinenti al contenuto. Diamo valore al tempo che chi legge ci sta dedicando.

Occorre usare il tono di voce e i colori aziendali. Dobbiamo essere riconoscibili e coerenti (la base di una buona comunicazione di brand) e originali (sì, siamo proprio noi e nessun’altro).

La progettazione

La Pesce è arrivata al suo momento preferito, quello del lavoro certosino che coniuga il visual con il contenuto testuale. In questo concatenarsi di idee scegliamo:

  • il formato (rettangolare o quadrato ad esempio);
  • il numero di facciate;
  • la grammatura e tipologia della carta.

Se la brochure è per una fiera optiamo per formati più piccoli e maneggevoli; se sarà lo strumento di lavoro di un commerciale possiamo optare per formati più grandi e maggior numero di pagine.

Poi passiamo alla scelta delle immagini che, manco a dirlo, devono essere di ottima qualità e necessarie al progetto (non bastano immagini belle; servono immagini che dicano qualcosa). Contemporaneamente procediamo alla scrittura dei testi.

E ora viene la parte più bella: quella in cui Daniele crea questi piccoli capolavori in miniatura che ci danno una prova reale e tangibile di come sarà la brochure una volta stampata. Non so se gli altri grafici e copywriter lo facciano ma a noi sembra una gran bella idea.

Arrivati a questo punto il lavoro è fatto e lo presentiamo al cliente. Poi festeggiamo.

Le brochure in miniatura della Pesce

Colonna sonora: “Oggi sono io” (cantata da Mina)

Paola Bernasconi
Paola Bernasconi
Copywriter della Pesce. Il Che Si Dice lo scrive lei.

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