Play Copy 2022: la leggerezza, le persone vere, la comunicazione - Pesce Comunica

Play Copy 2022: la leggerezza, le persone vere, la comunicazione

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La pesce Comunica a Play Copy 2022

Modena è una città calda d’estate e fredda di inverno. L’avevamo vissuta ad aprile 2019; l’abbiamo incontrata di nuovo l’8 e 9 luglio scorsi. Calda, vero, ma la fortuna ci ha regalato quella pioggia necessaria a resistere.

La Pesce a Play Copy

Torniamo a Play Copy dopo l’edizione in streaming. Torniamo dal vivo a incontrare gente e a vederla ad altezza piena, occhi negli occhi, senza poter barare con camicia su e ciabatte ai piedi che tanto siamo dietro uno schermo.

Torniamo a Play Copy grazie a Pennamontata, agenzia mamma di questo convegno sul copywriting e sul branding che colpisce, e parecchio bene (e di nuovo, aggiungerei) con un’edizione che ha lasciato la sua impronta nelle nostre anime, professionali e personali.

Due giorni densi di idee, ispirazioni e approfondimenti sulla comunicazione: tutto legato al tema della leggerezza di calviniana memoria.

È stata un’edizione energica che sentiva il bisogno di interazioni reali; un’edizione che ha invitato sul palco una rosa di speaker dalle voci intense. Un’edizione che la Pesce ha amato per l’opportunità di formazione e per la bellezza di aver stretto le mani, condiviso tavolate e chiacchiere con persone conosciute prima solo grazie ai social, belle genti che, in ordine sparso e con un abbraccio cumulativo, la Pesce vuole ringraziare perché, senza di loro, questo Play Copy sarebbe stato meno memorabile: Giancarla, Ginevra, Alessia, Liliana, Eleonora, Jessica, Elena, Valentina, Federica, Mirko, Federica, Eleonora, Teresa, Nora e Andrea.

E mentre vivevamo una realtà profondamente leggera, sul palco di Play Copy veniva affrontata la scrittura. Anzi no. Veniva affrontata la necessità di ascolto prima di ogni parola o immagine e la consapevolezza della varietà, in tutte le sue forme.

Voce dopo voce, in ordine di apparizione sul palco, ecco il Play Copy 2022 in pillole.

Ella Marciello

Daniele la conosceva già perché è stata docente di Copy42 SOCIAL; io perché ho iniziato a leggere il suo libro “Scrittura Ribelle – Anti manuale di scrittura creativa”. Direttrice creativa, copywriter e communication strategist, ha aperto il convegno con il suo intervento “Penne leggere e pensieri solidi”, uno sguardo profondo sulla precisione della scrittura e sulla sua responsabilità. Perché le realtà da comunicare sono varie e anche la scrittura pubblicitaria ha un ruolo importante per costruire i mondi che viviamo. Senza escludere.

Annamaria Anelli

Business writer, formatrice e consulente, si occupa di semplificazione del linguaggio e ne ha dato dimostrazione evidente. Il suo intervento, divertente e lieve, ha dimostrato quanto la scrittura efficace sia necessaria per le aziende e i brand ma, soprattutto, per prendersi cura delle persone alle quali ci si rivolge. Perché si può essere formali senza essere burocratici.

Gianluca Di Santo

Esperto di brand identity, creative design e comunicazione visiva, ha aperto i nostri occhi sull’importanza del design nella comunicazione. Perché copy e visual sono due aspetti che non possono prescindere l’uno dall’altro: hanno anzi la necessità di rafforzarsi a vicenda. Font, colori, immagini, cornici, formati: impossibile tralasciare questi aspetti per donare al messaggio ancora più peso e renderlo efficace. Daniele ringrazia per questo intervento grafico, lui, graphic designer circondato da quattrocento copy.

Il microfono volante di Play Copy

Annamaria Testa

L’ospite d’onore di questo Play Copy. Esperta di comunicazione e creatività, parte dalle crisi che stiamo affrontando (pandemia, guerra, migranti, clima) per aprire un dialogo sulla creatività, sul senso e sull’impellenza di un progetto di comunicazione che sia fatto di una leggerezza pensosa, potente, organizzata e orientata. Racchiudere in poche parole il suo intervento è difficile: dalle sue mani che si muovevano mentre la parole fluivano, abbiamo colto ogni particolare e lo lasciamo germogliare nelle nostre menti. E pure nei nostri cuori.

Fabrizio Acanfora

Divulgatore, scrittore, musicista, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne di Specialisterne Italia, con il suo intervento “Leggermente diversƏ” fa riflettere sulla narrazione della diversità ribaltando il punto di vista. Come per tutti i relatori e le relatrici, anche qui la partenza non riguarda noi che scriviamo ma le persone che stiamo raccontando; il nostro compito è farlo sconfiggendo i tradizionali e stereotipati modelli narrativi.

Ilde Forgione

Esperta di comunicazione social, ex creativa e strategist team TikTok Uffizi, tra i quattro migliori social media manager al mondo per la gestione di account museali durante la pandemia per Art Newspaper. Ci ha fatto entrare nell’olimpo della cultura alta solo per provare quanto possa essere democratica. Partendo dalle campagne create per la Galleria degli Uffizi su TikTok, ha dimostrato con coltissima leggerezza come si possono fare sempre le stesse cose ma in modo nuovo, dissacrante, ironico, stimolante e accessibile.

Francesco Morzaniga

Copywriter ora voce di Serenis, nel 2019 entra nella startup NeN e, da un font e un logo, crea una comunicazione originale e totalmente diversa per questo nuovo brand fornitore di luce e gas (tra parentesi, fornitore scelto anche da me). Il suo intervento spassosamente intelligente fa leva su un concetto che può essere applicato oltre NeN: mettere le parole al centro dell’intero processo creativo per creare una comunicazione chiara perché sì, anche la complessità di una bolletta può essere alleggerita.

Valentina Falcinelli

CEO di Pennamontata e ideatrice di Play Copy, è stato un piacere salutarla finalmente dal vivo. Il suo intervento ha chiuso questa edizione con uno speech tutto dedicato alla differenza tra brand e bland; tra un marchio che ispira, emoziona e spicca e uno che no; tra una marca che ha rilevanza, ridondanza, risonanza, riconoscibilità, buona reputazione e non replicabilità e una che di tutto questo ha solo l’illusione. Grazie a lei per questo intervento. Grazie a lei per la scelta del tema di questo Play Copy fatto di una leggerezza che avvolge con il suo pensiero accorto.

E oltre questi interventi?

  • I taxi condivisi.
  • La cena da Latteria21 e l’aperitivo da Cesare, nel centro storico modenese.
  • Lo shopping da Cashmere Lounge.
  • I treni.
  • Le tigelle.
  • I caffè offerti da La Compatibile.
  • Le bevande di Alpro al cioccolato e alla vaniglia.
  • I tortellini comprati a Bologna.
  • I libri acquistati nel foyer.
  • Le foto da casa di Harry.
  • La cena da Roots con i giochi per conoscersi e i menù delle tirocinanti nigeriane e colombiane.
  • Le risate folli in stanza.
  • Il viaggio. Di nuovo.

Per chi abbia interesse ad approfondire Play Copy, rimandiamo al sito ufficiale.

Per chi volesse saperne di più da chi ha partecipato live, la Pesce è qui per rispondere.

Per tutto il resto c’è Master… ah no, niente.

Alla prossima.

Colonna sonora: la batteria surriscaldata del computer.

Paola Bernasconi
Paola Bernasconi
Copywriter della Pesce. Il Che Si Dice lo scrive lei.

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